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Ecco perché la psicologa non può "manipolare" la tua mente!


"Praticare la psicoterapia non significa fare qualcosa al soggetto, nè convincerlo a fare qualcosa per sè, si tratta invece di liberarlo perchè possa crescere e svilupparsi in modo normale, e di rimuovere gli ostacoli in modo che possa andare avanti!"

Carl Rogers in Counseling and Psychotherapy, 1942


Ho voluto iniziare questo articolo con le parole di Carl Rogers, psicologo statunitense nonchè uno dei maggiori esponenti della corrente psicologica umanistica.


Perché ho scelto questa citazione?


Perché uno dei freni inibitori che blocca le persone nella scelta di iniziare un percorso psicologico è ancora oggi la paura di essere manipolati e che lo psicologo dica loro cosa fare!


Paura che si traduce i pensieri come "chissà che cosa dovrò dire, chissà che cosa mi farà fare..."


Ti svelo un segreto:


Anche io nella mia prima seduta psicologica da paziente me lo sono chiesta!


E sinceramente penso che la domanda sia anche legittima..


D'altronde stiamo mettendo la nostra storia, le nostre emozioni, i nostri stati d'animo nelle mani di un'altra persona....


Chi non avrebbe un pò "la strizza"?


Ma sai cosa?


Adesso ti svelo un altro segreto:


Nemmeno io da psicologa so che cosa dirò al paziente nel nostro primo incontro!


Non ho una scaletta di argomenti preformati nè una valigia di attrezzi da usare sempre e comunque con tutti!


Porto me stessa e la mia profonda curiosità di conoscere quella persona e di capire se sarò in grado di aiutarla.


Prima di tutto curiosità, sincerità ed empatia!

hai letto i "passi della fiducia" di Psicologia Empatica?


se non l'hai fatto clicca nel seguente link e lo scoprirai https://www.psicologiaempatica.com/psicologia-empatica


Il punto di partenza di ogni percorso psicologico è infatti la conoscenza dell'altro, perché è su quella base che si avvierà l'intero percorso.

La natura di quest'ultimo prenderà forma incontro dopo incontro, con la partecipazione attiva della/del paziente perché il ruolo dello psicologo non è certamente quello di scegliere la strada più adatta da farle/gli percorrere, ma è quello di aiutarla/o e guidarla/o a trovare la sua strada.


Questo aspetto è inoltre regolamentato dall'articolo 3 del Codice Deontologico degli Psicologi: " (...) Lo psicologo è consapevole (..) che, nell’ esercizio professionale, può intervenire significativamente nella vita degli altri; pertanto deve prestare particolare attenzione ai fattori personali, sociali, organizzativi, finanziari e politici, al fine di evitare l’uso non appropriato della sua influenza, e non utilizza indebitamente la fiducia e le eventuali situazioni di dipendenza dei committenti e degli utenti destinatari della sua prestazione professionale (...)"


Oltre quindi a non avere il potere magico di leggere e manipolare la mente non possiamo nemmeno scegliere per chi si affida a noi e/o imporre il nostro pensiero...perchè tutto questo non porterebbe ad un lavoro efficace!


Non esistono ricette di vita preconfezionate perchè ogni persona è unica così come è unico il percorso psicologico che percorrerà.



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